Nell’ambito delle celebrazioni per il bimillenario della morte del poeta Ovidio l’associazione Rodopis-Experience Ancient History ha affidato a Giulietta Gheller la realizzazione del progetto “Metamorfosi”. Ne è derivata una una installazione di sue opere, site specific e una performance teatrale scritta e interpretata da Debora Pradarelli con in scena alcune sculture di Giulietta Gheller.
L’installazione ha visto la collocazione di 7 sculture ispirate al tema delle Metamorfosi e un grande polittico costituito da sei dipinti ad olio, “il polittico degli dei delle selve”. Le sculture si sono confrontate con gli spazi più diversi, in particolare i sotterranei del rifugio antiaereo della Montagnola di Bologna (presso Dynamatic), il cortile rinascimentale del Palladio Museum a Vicenza e lo spazio espositivo per le arti contemporanee della DATA- ex stalle ducali a Urbino. Si è trattato di immaginare un livello di dialogo tra le opere e le sedi ospiti in modo da esaltare il carattere degli spazi ed attivare allo stesso modo valori consonanti nelle sculture: valori di volta in volta ctoni, maestosi o di grande attualità estetica, in ogni caso, sempre originali.Il polittico è invece pensato per una collocazione circolare in cui tutti i dipinti, raffiguranti grandi volti che fissano lo sguardo davanti a sè siano tutti rivolti al centro del cerchio, nel luogo il cui perno è dato dallo spettatore, osservato ancor prima che osservante, richiamando la persistenza, nel testo ovidiano, di uno sguardo divino sempre puntato e inevitabile sui personaggi narrati.